Baryonyx, rock all'italiana e humour su Facebook

Livorno. Si chiamano “Baryonyx” e devono il loro nome a un dinosauro carnivoro vissuto circa 120 milioni di anni fa, grosso modo somigliante a un coccodrillo alto tre metri e lungo come un autobus, una creatura possente. Eppure si considerano, pregiandosi di modestia, una “Cenerentola rock del contesto nazionale e internazionale”: semplicemente perché, pur avendo pochi mezzi a disposizione, sono riusciti negli anni a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nell’àmbito musicale de noàntri. E lo hanno fatto con la genialità e col sudore, senza percorrere le scorciatoie dei talent show o approfittare dell’affiliazione ai consueti cerchi magici oppure inventarsi montature mediatiche per farsi pubblicità. Insomma, il loro successo, oltre che meritato, è limpido.
I Baryonyx sono Matteo Ceccarini (voce), Francesco Mannucci (basso), Alessio Luchetta (batteria) e Antonio Morelli (chitarra): quest’ultimo – Morelli – è anche un talento multiforme per via delle pagine web e social che gestisce con sense of humour tutto labronico, tra cui spicca la pagina Facebook “Ir bud… di tu’ ma’” da 52mila iscritti. «Capitanati dall’etichetta inglese a guida italiana GhostRecord Label di Leandro Potenza – raccontano i Baryonyx – abbiamo anzitutto battuto la scena underground, per poi avvicinarci a quella più commerciale. La nostra formula è risultata vincente probabilmente per via dello stile internazionale con testi in italiano. È stato un lavoro duro, ma ora stiamo raccogliendo il frutto delle nostre fatiche».
Fin dagli esordi, il gruppo si è guadagnato delle recensioni positive da parte della critica in virtù delle apparizioni su diversi circuiti televisivi italiani – come quella su Mediaset Italia 2, dove tuttora i Baryonyx risiedono nella top 100 di “16mm.it”, il sito collegato al canale – e dell’inserimento in compilation nazionali e internazionali, quali “Vs. The World Vol. 9” (USA), “Mp3 Goes Metal Vol. 2” (UE) e “Italy Loves Rock” (Italia). «La svolta – dicono – è arrivata però quest’anno, quando a marzo siamo stati invitati a partecipare – tra i pochi in Europa – a una trasmissione su SayYeahTV, in cui siamo stati intervistati e abbiamo suonato via Skype. Una bella soddisfazione, considerato il fatto che SayYeahTV è la webTV più importante dell’America latina, con sede a Città del Messico, cinque nazioni collegate in diretta, artisti di rilievo mondiale che vi suonano ogni giorno e migliaia di visualizzazioni giornaliere». Dopo questa esperienza, la band ha collezionato altre apparizioni in TV e su varie piattaforme musicali, come BlankTV (USA), Rormix (Inghilterra), PandoraTV (Corea del Sud), iTalentsTV (Svizzera), MuzuTV (Irlanda) e Orange (Francia).
Ma per i Baryonyx la consacrazione definitiva nel business discografico è stata l’accoglienza nell’Olimpo dei video musicali con l’apertura del proprio canale “BaryonyxVevo” all’interno della piattaforma Vevo, il sito Internet di proprietà di Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Abu Dhabi Media Company, che offre musica e video sotto l’egida delle maggiori etichette discografiche mondiali. Il video del brano “Nuvole di vetro”, girato dai livornesi di Testudo PNV, è già online e tutti i brani del gruppo sono inoltre reperibili sul sito Crash Sound Distribution e sulle piattaforme digitali iTunes, Spotify, Deezer, Amazon e Google Play. E non è finita qui: ultimamente i Baryonyx hanno registrato il video del brano “Mondo a colori” per il progetto Livorno Acoustics ed entro il 2015 faranno uscire il nuovo album. Beh, “Cenerentole rock” sì, ma implacabili.
 

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo