Ecco a voi Luca, genio del sudoku

Livorno. "Non entri chi non conosce la geometria": così recitava un'iscrizione, attribuibile a Platone, presso l'entrata dell'accademia di Atene. Ebbene, se il livornese Luca Parise si fosse trovato nell'antica Grecia nel 387 a.C. avrebbe varcato la soglia dell'università ateniese senza paura di bluffare. Perché Parise, classe 1989, brillante studente di Castagneto Carducci che frequenta l'ultimo anno del Liceo Classico, si è piazzato sul gradino più alto del podio al 1° Festival del Sudoku che si è tenuto recentemente a Genova e che ha registrato una massiccia affluenza di pubblico.
Nel sudoku, il popolare gioco di logica giapponese che coinvolge milioni di aficionados in tutto il mondo, Luca è difatti un asso. Suo è stato l'alloro nella categoria riservata ai trienni delle scuole superiori, mentre in quella "assoluta" il genietto nostrano dei rompicapi si è aggiudicato il 2° posto. E non dimentichiamo che non si trattava di semplici manches di calcolo matematico, ma di rigide prove articolate in performances di velocità e capacità di riflessione. Insomma sembra che, tra numeri, griglie e matrici, il giovane Parise si trovi proprio a suo agio, come una rana in uno stagno. «Per me il sudoku – dice – è oramai una consuetudine. Anzi, direi quasi un rituale quotidiano: munito di penna, sfido me stesso e la griglia, trovando anche un'occasione di relax. E sapeste che soddisfazione rappresenta per me risolvere il "diabolico"!». E di "diabolico" – così come lo chiama lui – ne avrà da risolvere a profusione il nostro Luca, specie nel prossimo futuro. «Essendomi classificato al 1° posto – rivela – sono stato invitato a partecipare ai Campionati Italiani di Sudoku, che si terranno a Lucca nel gennaio 2008. E mi sto già un po' allenando!».
Ma, dovendo dare a Cesare quel che è di Cesare, è d'obbligo mettere l'accento sul fatto che Parise è uno studente esemplare: «Nelle materie scientifiche riesco molto bene senza particolare sforzo: a giugno ho avuto 10 in matematica e fisica. Ma la mia vera passione è la chimica, una materia ampia e affascinante; potrei passare ore a studiarla! Dopo il liceo mi iscriverò alla Facoltà di Chimica e proverò il test per entrare alla Normale di Pisa. E comunque mi piacciono pure le materie umanistiche: infatti ho un debole per Orazio, Lucrezio e Poliziano».
A mettere il sigillo all'intervista, una ventata d'apertura mentale a tutto tondo, sorprendente considerata l'età di Luca e tuttavia ordinaria se si tiene conto della sua intelligenza: «Galileo Galilei diceva che la natura è scritta in lingua matematica, i cui caratteri "son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche". In effetti la matematica e la fisica riescono a spiegare e prevedere fenomeni che apparentemente possono sembrare distanti da queste materie. Anche se, per fortuna, ci sono anche cose che la matematica non può spiegare: basti pensare al genio creativo umano nella letteratura, nell'arte, nella moda, nella musica e via dicendo».

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