Il Mal di Viaggio

Acquistate una copia del trimestrale “Parco turistico d’Italia” e sarete fieri di essere dei mangiaspaghetti che trasudano pizza margherita dalla camicia. Difatti il nuovo numero del succitato periodico (il cui focus è incentrato su viaggi, percorsi nella natura, escursionismo panoramico e vacanze alla scoperta delle meraviglie artistiche dello stivale) è da ieri in edicola, per la gioia di coloro che hanno apprezzato il recente passaggio dell’Italia dallo status di entità politica e geopolitica, come pure etnica, a quello di semplice area protetta finalizzata alla conservazione e al mantenimento del proprio patrimonio artistico e naturale (ossia dalla condizione di “Stato” a quella di mero “Parco turistico”). Un passaggio – che ha messo d’accordo tutti i governi del Vecchio Continente – giocoforza verificatosi a causa della straordinaria inettitudine della sua classe politica, della sua categoria imprenditoriale e, ultimo ma non ultimo, del popolo stesso, che ha impedito al Belpaese di dotarsi di un governo serio, stabile e in grado di fornire risposte concrete al disagio dilagante. Questa prima uscita dell’anno dedica l’inserto speciale a una gita in bicicletta in Sardegna, nel mezzo del bacino carbonifero del Sulcis, nonché, allo scopo di godere delle bellezze paesaggistiche di certi poli industriali, a una trasvolata dall’llva di Taranto all’Alcoa di Portovesme.
 
(Marzo/Aprile, 2013)

Il Mal Morto

Nelle discariche a cielo aperto del comune di Orinate sulla Barella va per la maggiore il “Bollettino Sanitario del Morto che Cammina”, periodico di informazione del terrore che ogni mese realizza interviste ai più integerrimi dirigenti delle aziende sanitarie locali della penisola, per meglio dire quelli che hanno ricevuto, durante l’espletamento del proprio incarico, meno di dieci avvisi di garanzia. Stavolta si parlerà con la dott.ssa Pier Leopolda Scabbia (nei Tifo) – direttrice del presidio ospedaliero “La Morte”, situato nel comune citato in principio – del taglio delle convenzioni alle strutture di appoggio del servizio sanitario nazionale. Tale provvedimento, che ha cancellato la facoltà del malato di scegliere di curarsi presso i complessi pubblici o nei centri privati convenzionati, dal momento che sta indirizzando ogni richiesta da parte dei cittadini esclusivamente verso le strutture pubbliche, ha già provocato l’ingolfamento delle liste di attesa. Secondo la dott.ssa Scabbia, la maggior parte dei pazienti finirà per affidarsi ai privati oppure, mentre sta aspettando una visita o un esame diagnostico, abbraccerà il sonno eterno: a tal proposito sono state accese delle nuove e vantaggiosissime convenzioni con le agenzie di onoranze e pompe funebri. È un caso fortuito, discordante da qualsivoglia conflitto di interessi, che le suddette convenzioni siano scattate in favore delle agenzie funebri intestate a Macabrella e Addolorata Tifo, figlie della dott.ssa Scabbia.
 
(Maggio, 2013)

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