«L’aiuto dei livornesi per quei mille ragazzi del Brasile»

Livorno. Una carrellata d’appuntamenti con don Alfredo Nesi, tra sabato e domenica. Anche quest’anno, infatti, il sacerdote ha fatto ritorno in Italia con un gruppo di collaboratori del «Centro Socio-Educational Madonnina del Grappa» di Fortaleza. Uno degli scopi del viaggio è chiedere un contributo alla città labronica al fine d’assicurare continuità alla propria opera di sostegno in favore dei 1000 giovani che, oramai da anni, don Nesi provvede a educare ed avviare al lavoro nella struttura da lui gestita nel nord-est del Brasile.
«Ogni due anni - dice Nesi - accompagno un gruppo di collaboratori di Fortaleza in Italia. Questa volta ho voluto ripetere l’iniziativa perché, essendo avanti con gli anni, ne ho sentita la necessità. Stiamo facendo visita ai gruppi di partecipazione nell’ambito delle adozioni scolastiche. Sono gruppi che ci sostengono da ogni parte della penisola, particolarmente da Livorno e Firenze. Tuttavia non si tratta soltanto d’una raccolta di fondi, ma d’una scoperta del Terzo Mondo per i problemi e le speranze che reca con sé, che sono decisivi nella strada di oggi».
Per l’occasione sono state organizzate diverse iniziative. Innanzitutto nella giornata di sabato, presso la chiesa di S.Matteo di Fiorentina, si è svolto un incontro con quanti hanno partecipato alla campagna promossa da don Nesi nell’ambito, appunto, delle adozioni scolastiche. Nel gruppo c’erano alcune persone che lo stesso sacerdote, ai tempi del corposo impegno sul suolo livornese e soprattutto nel quartiere Corea, ha contribuito ad istruire. E che, oggi, si sono affermate nel mondo del lavoro. Poi, domenica, la Messa celebrata in mattinata presso la parrocchia di «Nostra Signora di Fatima» di Corea, rito aperto non soltanto ai vecchi amici del quartiere e zone limitrofe, ma a tutta la cittadinanza. In seguito, dopo un breve intrattenimento durante il quale si è intonato canti brasiliani, il pranzo nell’ex asilo «Agnoletti», oggi «Centro Ascolto Caritas». Cinquanta persone a tavola per mangiare e bere nel segno dell’amicizia e della solidarietà. A ruota la lotteria, con premi per tutti. E, infine, la cerimonia religiosa officiata nel tardo pomeriggio nella parrocchia di «Nostra Signora del Rosario di Pompei» di via Cambini.
«Le adozioni scolastiche - osserva don Nesi - sono, in primo luogo, un segno di scambio, di profondo impegno. E poi, se l’economia è provvidenziale, è chiaro che ci consentono d’andare avanti e proseguire il nostro lavoro a Fortaleza». «Sono essenziali le adozioni per il sostegno scolastico - commenta don Roberto Corretti, parroco della chiesa di via Cambini - poiché portano i poveri all’inserimento nella società attraverso l’istruzione e la formazione professionale. Nesi, accompagnando diversi ragazzi fino all’università, riesce a formare i futuri quadri dirigenziali del Brasile. Cosa, del resto, che ha fatto anche a Livorno».

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